Naspi adesso tocca anche ad alcuni dipendenti pubblici, da tempo in tanti aspettavano questa notizia: scopri i dettagli e i requisiti.
L’anno scolastico sta per partire, mentre in alcune zone è già iniziato e, di conseguenza, moltissimi insegnanti precari hanno la possibilità di richiedere la Naspi, per chi non lo sapesse si tratta dell’indennità di disoccupazione. Ovviamente, quando c’è la necessità di presentare la richiesta è normale porsi delle domande e soprattutto capire quali sono i requisiti necessari.
L’obiettivo di oggi è quello di parlarvene e scoprire qualcosa in più relativamente ai docenti che possono ritrovarsi con il contratto scaduto. Ricordiamo che la Naspi è destinata a tutte quelle persone che hanno perso il lavoro in maniera totalmente involontaria, ma sono necessari alcuni requisiti per poter accedere alla prestazione, come ad esempio: il versamento di almeno 13 settimane di contributi che siano stati versati nei quattro anni precedenti dalla richiesta.
Quali docenti possono fare domanda
La Naspi, lo abbiamo già detto, è destinata a tutti quei lavoratori che hanno perso il lavoro senza il loro volere. L’indennità è riservata anche agli insegnanti precari con contratto a termine nella scuola pubblica. Se si ha voglia di fare domanda, è bene tenere conto non solo della domanda, ma è doveroso dimostrare lo status di disoccupazione e questo in altre parole significa non avere altri lavori.
Chi ha svolto delle supplenze brevi può fare richiesta, ma in questo caso bisogna tenere conto dei requisiti dei 48 mesi precedenti. Nel prossimo paragrafo, vi parleremo degli importi e per quanto tempo potrebbe essere percepita la Naspi che potrebbe anche arrivare, in alcuni casi, con una maxi-rata.
Lo abbiamo già detto l’anno scolastico è appena cominciato o comunque è vicino per alcune Regioni, questione di pochi giorni. Moltissimi insegnanti precari, però, non torneranno a scuola e possono chiedere la Naspi. La durata dell’indennità di disoccupazione è pari alla metà delle settimane contributive degli ultimi quattro anni. Ovviamente l’importo può subire qualche modifica, ma proviamo a fare un esempio: se lo stipendio è di 1425.21 euro, la Naspi sarà pari al 75% dell’importo e questo significa che non può superare la soglia dei 1550,42 euro.
La richiesta va inoltrata telematicamente e bisogna servirsi del sito INPS. In alternativa, ci si può rivolgere ad un patronato che ci guiderà. Attenzione, però c’è un dettaglio che non può essere assolutamente sottovalutato: la domanda ha un tempo massimo di presentazione, ovvero 68 giorni dalla fine del rapporto di lavoro. Se si procede oltre quella data non si avrà più diritto al sussidio. Per quanto tempo può essere percepita la Naspi? Fino ad un massimo di 24 mensilità, ma anche qui si terrà conto della situazione contributiva.