Mutui, la banca deve restituirti una parte di quello che hai pagato: la Cassazione aiuta le famiglie

La Cassazione ha eliminato ogni dubbio, la banca dovrà restituire parte di quanto pagato per i mutui ai clienti.

Tanti italiani hanno sottoscritto mutui, consapevoli di come questo sia il metodo ideale per poter acquistare una casa se non si ha tutto il denaro necessario, come accade alla maggior parte delle persone. Si tratta certamente dell’impegno più gravoso a livello economico che si può prendere visto che in genere ha una durata che va dai 15 ai 30 anni e che comporta non pochi sacrifici, ma c’è la convinzione che presto poi saranno ripagati quando si diventerà gli effettivi proprietari dell’immobile.

Cassazione notizie positive per chi ha mutui
Il mutuo è il finanziamento più importante che ci si trova a sostenere – Foto: Lucca360.it

Agire con cautela resta comunque fondamentale, per questo sarebbe bene non limitarsi facendone richiesta solo alla filiale dove si ha il conto corrente, ma valutare più soluzioni così da decidere quale possa essere la più conveniente. Una dose di tensione durante tutto questo arco di tempo deve comunque essere in preventivo, è impossibile infatti sapere al momento in cui si sigla l’accordo se la propria condizione sia destinata a cambiare o meno.

Chi ha mutui da pagare può esultare: parola della Cassazione

Le persone che hanno sottoscritto mutui per l’acquisto di una casa si sentono sempre tra le più tartassate, ben sapendo quanto sia importante l’impegno che si trovano a sostenere. Raramente quando arrivano notizie a riguardo queste possono essere positive, come è accaduto a diversi utenti che avevano scelto il finanziamento a tasso variabile e si sono ritrovati con un innalzamento elevato della rata.

Questa volta, però, la novità è davvero positiva e non potrà che far tirare un sospiro di sollievo a tantissimi contribuenti. Tutto è legato a una sentenza recentemente emessa dalla Cassazione, destinata a fare da svolta. A rivolgersi al Tribunale era stato un cliente che nel 2018 aveva citato in giudizio la sua banca davanti al Giudice di pace di Napoli, chiedendo di ottenere i 1.778,94 euro, che aveva corrisposto all’istituto di credito a titolo di commissioni bancarie e costi di intermediazione non maturati in seguito all’estinzione anticipata del suo accordo. E gli Ermellini gli hanno dato effettivamente ragione.

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La sentenza della Cassazione è rivoluzionaria – Foto: Lucca360.it

Sulla base di quanto stabilito dalla Suprema Corte, i clienti possono estinguere i mutui in anticipo se ne hanno la possibilità, se questo accade possono ottenere il rimborso parziale delle spese sostenute per portare a termine la pratica.

E’ il caso di imposte, spese notarili, costi di gestione, spese per la perizia sull’immobile, interessi, polizza assicurativa, spese per apertura e istruttoria della pratica, ovvero i costi che la banca deve sostenere per decidere se concedere il mutuo, In casi simili si può decidere se estinguere totalmente quanto rimasto, saldando così del tutto il debito, o farlo solo parzialmente, riducendo il periodo in cui concludere il finanziamento.

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