Per molti lavoratori la pensione non sarà più un miraggio. Ecco tutte le novità e le agevolazioni previste dall’Ape Sociale.
Le pensioni in Italia sono al centro del dibattito politico e sociale da molti anni. Il sistema pensionistico ha subito negli anni continue riforme, caratterizzate da una complessità normativa oggettiva e spesso causa di refusi e ritardi.
La crescente aspettativa di vita e l’evoluzione del mercato del lavoro, hanno reso sempre più difficile il raggiungimento della pensione, creando una situazione di precarietà ed incertezza. Negli ultimi anni, infatti, molti lavoratori sono stati costretti a posticipare la propria data di pensionamento a causa del mancato raggiungimento dei requisiti richiesti.
Per tanti si tratta un traguardo sempre più impossibile da raggiungere in breve termine. Parallelamente, il sistema lavorativo italiano, caratterizzato dal perdurare di carriere precarie, discontinue e spesso intermittenti, non agevola il raggiungimento dei contributi pensionistici richiesti ai lavoratori prima dell’accesso alla pensione.
Pensione 4 anni prima? L’Ape Sociale può aiutarti
Acronimo di Anticipo pensionistico sociale, l’Ape Sociale è una misura pensata per aiutare determinate categorie di lavoratori in condizioni di grave difficoltà economica. La prestazione permette ai lavoratori di accedere in anticipo alla pensione rispetto all’età prevista attualmente, permettendo ai beneficiari di terminare il servizio a 63 anni e 5 mesi. Questa misura consente ai lavoratori di migliorare repentinamente la qualità della vita.
Nonostante l’enorme aiuto economico, il trattamento pensionistico anticipato verrà erogato per un massimo di tre anni e non prevede il diritto alla ricezione di una tredicesima o ad altri assegni familiari. Una volta raggiunta l’età pensionabile ordinaria, inoltre, la prestazione verrà annullata e sostituita con la pensione di vecchiaia prestabilita. Tuttavia, l’importo massimo dell’Ape sociale non potrà superare i 1.500 euro lordi al mese, indipendentemente dal reddito pensionistico in futuro. L’Ape sociale è rivolto ad una circoscritta categoria di “fortunati”.
La misura è pensata soprattuto per aiutare la categoria dei disoccupati, i quali hanno terminato il periodo di indennità di disoccupazione (Naspi) e non hanno ancora trovato una nuova occupazione. Non solo, l’Ape sociale può essere richiesta anche dai caregiver i quali da almeno sei mesi si occupano di una parente disabile e per gli invalidi civili, con una percentuale di invalidità riconosciuta pari o superiore al 74%. I lavoratori con mansioni gravose, i quali hanno maturato già 36 anni di contributi, saranno i primi a poter accedere alla prestazione nei prossimi mesi.