Sfratti addio: arrivano la 5 vie legali per permettono di restare in casa

Esistono cinque modi legali per evitare lo sfratto. Scopriamo tutte le vie per scegliere quella che permetterà di rimane in casa.

Se il proprietario avvia una procedura di sfratto per l’inquilino significa dover trovare presto un’altra soluzione abitativa, organizzare (e pagare) il trasloco e lasciare la casa diventata ormai familiare. Si può evitare tutto questo?

Sfratti vie legali pe rimanere in casa
Come evitare lo sfratto (Lucca360.it)

Pagare un affitto ogni mese è l’unica possibilità per tanti cittadini di avere un tetto sulla testa. La richiesta di un mutuo per comprare un immobile, infatti, presuppone una stabilità economica e un’affidabilità creditizia tali da convincere la banche a concedere il prestito. Non tutti possono vantare un contratto a tempo indeterminato e uno stipendio sufficiente a coprire con sicurezza le rate mensili.

In più ci sono le spese del notaio, le imposte e il 20% del valore della casa non coperto dal mutuo da pagare per l’acquisto dell’immobile. Insomma, a volte l’affitto è l’unica scelta possibile. E può capitare che ci si ritrovi in difficoltà anche nel pagamento del canone. In questo caso si rischia che il proprietario proceda con lo sfratto per morosità e pretenda indietro la restituzione della proprietà data in affitto.

Come evitare l’esecuzione dello sfratto: le vie legali

Scopriamo come evitare l’esecuzione dello sfratto o come rallentarne la procedura. Il primo caso è di contratto di affitto non registrato. La richiesta di sfratto sarà inefficace. Il proprietario dell’immobile prima di concederlo agli inquilini senza la sottoscrizione di un contratto legale deve pensarci molto bene. Non potrà sfrattarli e rischia di incorrere in pesanti sanzioni. Ha la possibilità di procedere con una causa per occupazione senza titolo ma i tempi di risoluzione sono lunghi e i costi elevati.

Esecuzione sfratto come evitarlo
Sfratto sì o sfratto no, cosa sapere (Lucca360.it)

Niente sfratto se l’inquilino si oppone dimostrando di aver saldato il debito o saldandolo all’udienza, contestando la somma richiesta dal proprietario, dimostrando di essere in credito verso il proprietario oppure chiedendo un termine di grazia, un periodo di 90 giorni di tempo per saldare il debito. Se lo sfratto coinvolge minorenni, poi, la procedura esecutiva si complica.

I servizi sociali prenderanno in carico la famiglia offrendo loro un alloggio ma se ciò non fosse possibile provvederà pagando il canone permettendo al nucleo familiare di rimanere nell’abitazione. Infine, lo sfratto sarà più difficile se nella casa di proprietà sono in affitto titolari di Legge 104 oppure anziani o disoccupati. Nel primo caso la Legge concede all’inquilino un termine di grazia più lungo, 120 giorni, più la proroga di 18 mesi. Questa sarà accordata anche agli over 65 e ai disoccupati.

Gestione cookie