Attenzione a quando inviate un bonifico, il rischio è quello di perdere una somma ingente: per evitarlo bisogna fare una procedura precisa.
La svolta verso il credito digitale, un cambiamento imposto per far sì che diminuisca la circolazione di denaro contante – attraverso il quale è più semplice fare operazioni di riciclaggio e pagamenti in nero – e che i pagamenti siano più facilmente tracciabili, ha fatto sì che aumentassero di conseguenza anche i pagamenti attraverso bonifico bancario.
Chiaramente tale procedura viene effettuata solo per i pagamenti di somme importanti, visto anche che l’invio di bonifici è a pagamento con molti istituti bancari. Inoltre per le piccole somme è più conveniente utilizzare la carta di debito o di credito quando si paga qualcosa (anche perché permette la transazione immediata) e l’utilizzo di app per lo scambio di denaro (Paypal, Revolut o P2P di Poste) quando si tratta di pagamenti privati.
Inoltre il bonifico richiede l’eseguimento di alcuni passi che vanno compiuti in maniera precisa per evitare errori. Il più importante è l’inserimento dell’Iban (Internet Banking Account Number) del destinatario, ovvero la stringa alfanumerica di 34 cifre che identifica il conto appartenente alla persona che deve ricevere il denaro.
Durante il processo di trasferimento del denaro, infatti, il sistema fa fede all’Iban e spesso il pagamento va a buon fine anche qualora ci sia stato un errore di digitazione del nome dell’intestatario del bonifico. Diverso è il discorso quando l’errore compiuto riguarda l’Iban, poiché in quel caso è molto probabile che la somma di denaro inviata finisca sul conto di una persona che non avrebbe dovuto riceverla.
Cosa bisogna fare quando si sbaglia l’iban del destinatario: come recuperare il denaro inviato
Nel caso in cui si sbagliasse a digitare l’iban e s’inviasse una somma di denaro ad un conto sconosciuto bisogna agire in fretta per evitare di complicare ulteriormente le cose. Raramente, infatti, l’istituto bancario si rende conto della discrepanza tra destinatario e iban bloccando il pagamento, più frequenti sono i casi in cui è lo stesso correntista che deve revocare il pagamento.
Qualora vi accorgiate subito che l’iban inserito è scorretto, potete accedere alla vostra app di home banking per revocare il pagamento effettuato. Nel caso in cui la vostra banca non abbia preso in carico l’operazione tutto verrà bloccato senza ripercussioni. Qualora l’operazione sia stata avviata dovrete contattare il vostro istituto per revocare il pagamento prima che avvenga il passaggio di denaro a quello del ricevente.
I tempi di trasferimento vanno da 1 a 3 giorni, dunque non c’è molto tempo a disposizione. Per questo può capitare che il denaro sia stato già trasferito all’istituto del ricevente e in questo caso la vostra banca dovrà contattare l’altra per invalidare l’operazione prima che il denaro giunga sul conto a cui è associato l’iban.
Qualora il denaro sia già stato depositato la cosa si fa più complicata. La banca del ricevente dovrà richiedere al cliente di firmare un modulo per poter restituire il denaro versato erroneamente. Se il correntista rifiuta di firmare il modulo, sarà colui che ha inviato il denaro a dover agire legalmente per richiedere la restituzione.
Colui che ha erroneamente inviato il denaro dovrà dunque richiedere l’intervento dell’autorità giudiziaria facendo affidamento all’articolo 2033 del Codice Civile che regolamenta l’accredito indebito di denaro. Una volta fatto si vedrà restituita la somma, dunque in ogni caso l’errore verrebbe risolto anche se dopo un’iter burocratico (e giudiziario) piuttosto lungo.