Chi assiste un familiare disabile ha diritto a una serie di agevolazioni e bonus, sia sul lavoro che di natura fiscale: scopriamoli.
Non è raro che un familiare decida di prendersi cura di un parente con disabilità. Questa evenienza occorre spesso tra figli e genitori anziani non più autosufficienti, che dunque necessitano di assistenza per svolgere anche le più basilari delle funzioni, come camminare o mangiare.
Allo stesso tempo, però, in molti hanno anche la propria famiglia a cui badare, oppure un posto di lavoro da mantenere. In questi casi, dunque, le agevolazioni previste dallo Stato per le persone che assistono un parente disabile possono tornare utili.
Si tratta di bonus e agevolazioni di vario tipo, sia sul lavoro che di natura fiscale. Si va ad esempio dai permessi retribuiti sul lavoro all’agevolazione sull’acquisto di veicoli o dispositivi elettronici con IVA al 4%. Fino ad arrivare, in alcuni casi, alla pensione anticipata. Facciamo una carrellata dei bonus a cui abbiamo diritto se assistiamo un familiare disabile.
Se assisti un familiare malato hai diritto a queste agevolazioni: c’è anche la pensione anticipata
Con la Legge di bilancio 2018 lo Stato ha introdotto per la prima volta il Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare. Esso è stato poi rifinanziato nel corso degli anni. Lo stanziamento per il 2023, ad esempio, è stato di 25 milioni di euro, da ripartire tra Comuni e Regioni, nonché enti assistenziali. In alcune Regioni è ad esempio previsto il Bonus Caregiver, in particolare nel Lazio, in Lombardia, nel Friuli Venezia Giulia, in Liguria e in Puglia.
A prescindere dalla Regione di residenza, invece, si può accedere ai benefici della Legge 104: quella che in Italia tutela le persone con disabilità e coloro che se ne prendono cura. Con la 104 si ha diritto a 3 giorni di permessi retribuiti al mese e permessi orari di 1 o 2 ore al giorno in base alle ore lavorate. In particolare chi lavora meno di 6 può ottenere un’ora di permesso e chi ne lavora più di sei 2.
Sempre nell’ambito della 104 si può poi avere diritto a un congedo straordinario della durata massima di 2 anni, continuativi o ripartiti durante l’arco della vita lavorativa. E a proposito di vita lavorativa, sapete che chi si prende cura di un familiare con disabilità grave può avere diritto anche alla pensione anticipata? Ciò avviene in particolare se si è conviventi di un disabile grave da almeno 6 mesi. Inoltre bisogna aver compiuto almeno 63 anni di età e aver versato almeno 30 anni di contributi.
Infine si specifica che tutte queste agevolazioni prevedono che la condizione di disabilità sia ufficializzata. È dunque necessario che l’INPS verifichi la condizione del malato, assegnandogli una percentuale di invalidità (parziale o totale). In seguito bisognerà fare richiesta di 104 (che a partire dal 2025 presenterà delle novità), così da poter accedere ai benefici sopra elencati.