C’è tutta una serie di errori comuni che rischiano di accorciare la vita al nostro condizionatore di casa. Come evitarli.
Estati sempre più calde e afose hanno spinto tanti a cercare refrigerio nell’uso del condizionatore. Quanto l’umidità sale alle stelle l’aria condizionata appare davvero come un’oasi nel deserto, ultimo rifugio di fronte alla calura che ci avvolge. Siamo sicuri però di sapere usare al meglio il nostro apparecchio?
Il ricorso all’aria condizionata può darci un certo sollievo, anche se sempre più voci si levano per mettere in guardia contro un uso prolungato del condizionatore. Non sono pochi i malesseri e le ricadute negative sulla salute provocata dall’aria condizionata. Rimane il fatto che le cosiddette unità di climatizzazione (AC) nel corso degli anni hanno conosciuto una sempre più ampia diffusione.
Come anticipato però dal titolo di questo articolo ci sono tutta una serie di errori da evitare col condizionatore, a meno di non avere voglia di allargare i cordoni della borsa per acquistare un apparecchio nuovo di zecca. Ecco come dobbiamo fare per conservare al meglio il nostro dispositivo.
Gli errori che abbreviano la vita del nostro condizionatore
Un primo errore da evitare è quello di acquistare un condizionatore di dimensioni sbagliate, non adeguate alla superficie del locale da climatizzare. Andrebbero calcolati 200 BTU (British Thermal Unit) per ogni metro quadrato da rinfrescare, ai quali aggiungere altri 600 BTU per ogni persona nella stanza.
Altro errore che viene commesso spesso è quello di tenere aperte porte e finestre. In questo modo il calore espulso ritornerà all’interno della stanza. Si sbaglia anche a impostare una temperatura troppo bassa pensando di velocizzare il processo di raffreddamento, cosa che non può avvenire perché l’impostazione della temperatura indica all’apparecchio solo quando non deve più pompare aria fresca, non a che velocità deve procedere.
Sbaglia anche chi non pulisce mai i filtri. Si tratta di un’operazione fondamentale per assicurare l’efficienza del condizionatore. Un filtro sporco può far impennare fino al 15% in più le bollette. Se teniamo acceso il condizionatore tutto il giorno per tutta la settimana è indicata una pulizia mensile del filtro. Altrimenti ogni tre mesi.
In tanti non puliscono poi il condizionatore al passaggio di stagione. Passare da caldo a freddo provoca la formazione di una condensa all’interno del condizionatore, in particolare negli apparecchi da finestra. Quando la condensa si accumula potrebbero formarsi muffe e batteri. Per questa ragione è fondamentale la pulizia a far controllare da un tecnico il condizionatore a ogni inizio di stagione.
