Svolta sul fronte dell’Assegno di Inclusione: il nuovo messaggio dell’Inps cambia tutte le carte in tavola. Vediamo nei dettagli.
Attenzione se percepisci l’Assegno di Inclusione perché il nuovo messaggio dell’Inps cambia tutto. Il sussidio entrato in scena lo scorso gennaio si appresta a subire importanti trasformazioni e molti cittadini già tremano all’idea di poterlo perdere. Ipotesi piuttosto probabile visto che perdere questo aiuto è più facile di quel che si possa immaginare.
A differenza del vecchio Reddito di Cittadinanza, infatti, per avere diritto all’Assegno di Inclusione bisogna soddisfare requisiti molto specifici che vanno al di là della situazione reddituale di un nucleo familiare. La “conditio sine qua non” per poter avere questo aiuto, ormai tutti la conosciamo: almeno un componente della famiglia deve essere “non occupabile”.
Per “non occupabile” s’intende un soggetto che, o per età o per condizioni di salute, non può svolgere alcun lavoro. Dunque rientrano tra i non occupabili i minorenni, gli invalidi almeno al 74% e le persone che hanno 60 anni o più. Ma non è sufficiente nemmeno soddisfare questo requisito. Attenzione perché con il nuovo messaggio dell’Inps potresti rischiare grosso.
Assegno di Inclusione: cambia di nuovo tutto
Ogni volta che si parla di Assegno di Inclusione, per migliaia di persone scatta subito il campanello di allarme. Infatti perdere questo sussidio è molto più facile di quel che si pensi e, quindi, ad ogni nuovo avviso da parte dell’Inps ecco che scattano i timori.
Il nuovo messaggio dell’Inps – il messaggio numero 2146 – informa circa cambiamenti importanti che riguardano proprio l’Assegno di Inclusione. Ma non c’è nulla da temere. Anzi: si tratta di cambiamenti che vanno a vantaggio dei percettori che, da ora in avanti, potranno accedere a nuove funzioni sul portale dell’Inps.
In particolare, accedendo al servizio “ADI” > “Gestione della domanda” dal portale istituzionale dell’INPS, ora è possibile consultare l’esito della richiesta e, nella tabella riferita al nucleo familiare, è stata aggiunta l’informazione relativa alla “tipologia di componente”.
Inoltre, grazie alle modifiche recentemente apportate, una famiglia può visualizzare le ragioni che hanno portato l’Inps a fissare il contributo in un certo importo. Infatti, cliccando sul valore dell’importo disposto, si visualizzano i dettagli del calcolo della cifra spettante con un aggiornamento periodico mensile.
Ma le novità non sono finite qui. Da ora in avanti non sarà più obbligatorio, in fase di presentazione della domanda, indicare se i componenti della famiglia di età compresa tra i 18 e i 29 anni hanno completato il ciclo di istruzione obbligatoria. Sarà compito dei Servizi sociali verificare questo aspetto in un secondo momento.
Infine, sul sito dell’Inps, è stata resa disponibile anche una nuova funzionalità che consente di indicare eventuali variazioni dei dati relativi alla cittadinanza e alla residenza dichiarati nella domanda.