La tua pensione è troppo bassa in relazione al costo della vita? Grazie ai diritti inespressi puoi aumentarla e anche parecchio.
Le pensioni italiane di certo non brillano: sono tra le più basse all’interno dell’Unione europea. Secondo gli ultimi dati, la maggior parte degli anziani che vivono in Italia ricevono meno di 1000 euro al mese: davvero troppo pochi per fare fronte all’attuale costo della vita. Senza contare che le pensioni sono tassate con le stesse aliquote Irpef degli stipendi.
Ecco perché sempre più persone over 65 prendono un volo per l’estero e non fanno più ritorno in patria. Infatti ci sono molti paesi come l’Albania e la Romania in cui con una pensione modesta si riesce ancora a vivere dignitosamente. Inoltre in questi paesi le pensioni non sono considerate fonti di reddito e, dunque, non sono nemmeno soggette a tassazione.
Tuttavia non tutti possono cambiare paese per varie ragioni: familiari, di salute o altro. Che fare, allora, se la tua pensione è troppo bassa e fai sempre più fatica ad arrivare a fine mese. I Caf ci spiegano un modo per aumentare l’importo della propria pensione: si possono sfruttare i diritti inespressi.
Pensione troppo bassa? Aumentala sfruttando i diritti inespressi
Se anche tu fai parte della folta schiera di pensionati che devono vivere con un assegno previdenziale mensile troppo esiguo, sappi che c’è un modo per aumentare l’importo della tua pensione. Pochi lo sanno ma si possono sfruttare i diritti inespressi. Non perdere tempo altrimenti rischi di perdere ciò che ti spetta.
Quando una persona riceve la pensione solitamente non sta a controllare tutte le voci ma si limita ad appurare che l’importo – basso o alto che sia – sia corretto. E questo è un gravissimo errore in quanto molti avrebbero diritto magari a ricevere qualche soldo in più ma non lo sanno.
I diritti inespressi, come suggerisce il nome stesso, sono diritti che se non vengono “espressi”, cioè richiesti espressamente all’Inps, nessuno ti riconoscerà mai ma resteranno congelati a vita. Fanno parte della categorie dei diritti inespressi:
- la quattordicesima;
- integrazioni al trattamento minimo;
- eventuali maggiorazioni sociali spettanti ai pensionati dopo i 60 anni;
- assegno familiare per i pensionati autonomi;
- prestazioni per invalidi civili;
- pensione di cittadinanza;
- assegno al nucleo familiare per i pensionati dipendenti;
- eventuali maggiorazioni per ex combattenti.
Ma attenzione: questi diritti spettano solo ai pensionati che percepiscono un assegno mensile non superiore ai 750 euro. Se ti accorgi che potresti avere diritto ad uno o più di questi elementi sopra elencati, allora devi fare subito richiesta all’Inps. Puoi avvalerti dell’aiuto di un Caf che ti aiuterà nella compilazione degli appositi moduli.
Attenzione perché non c’è tempo da perdere: i diritti inespressi, infatti, cadono in prescrizione dopo solo 5 anni. Trascorso questo tempo non potrai più ottenere ciò che ti sarebbe spettato per diritto.