Il partner traditore potrebbe… tradirsi con le sue stesse domande. Ecco a quali interrogativi bisogna fare attenzione.
Per tanti la paura di essere traditi dal partner è un vero incubo. Il tradimento va al di là dell’aspetto fisico della faccenda: significa prima di tutto rottura di una relazione di fiducia che, come tutti i rapporti autenticamente umani, prima di ogni cosa si nutre di verità.
Oggi, nell’epoca della post-verità – niente altro che il nome politicamente corretto della menzogna -, non va di moda dirlo, ma è un fatto un mondo senza verità diventa un posto insicuro, dove non ci si può fidare di nessuno, condannato a sottostare alla ferrea competizione dell‘homo homini lupus.
Perché in amore dovrebbe essere diverso? Ma come capire quando il partner è fedifrago? Anche le domande che ci vengono poste possono aiutarci, spiega a Best Life l’esperto di relazioni Joseph Puglisi. Spesso i partner traditori usano le domande come tattica per aiutarsi nel loro tentativo di tenere un piede in due (o anche più) scarpe. Ecco alcune delle domande più comuni che un potrebbero “tradire” un partener che ci tradisce.
Una delle domande più comuni che un partner “cornificatore” potrebbe farci è qualcosa di questo genere: «Perché ti comporti in modo strano?». Chi tradisce comincia, paradossalmente, a diventare sospettoso, quasi paranoico. Sospettoso di che? Semplicemente del fatto di poter essere smascherato da un momento all’altro. È la sua cattiva coscienza a essersi fatta strada. Per cui potrebbe cominciare a “sondare il terreno” con domande volte a capire se abbiamo notato qualcosa di strano nel suo comportamento.
Anche un insolito interesse per i programmi della nostra giornata («Cosa fai stasera?» oppure: «A che ora torni a casa?») può nascondere la volontà di sapere quando siamo impegnati altrove per mettere in atto dei piani fedifraghi. Può sembrare incredibile poi, ma può anche accadere che il partner traditore ci chieda se siamo noi a essere attratti da un’altra persona. Da un collega di lavoro magari («Trovi attraente quel collega?»).
In questo caso «è il loro senso di colpa a parlare», spiega la terapista Tina Marie Del Rosario. Subentra un meccanismo di proiezione che a un certo punto spinge i partner infedeli «a temere che ciò che stanno facendo stia accadendo a loro». In buona sostanza, chi si sente in colpa per qualcosa – come un tradimento – tende a proiettare sugli altri il suo stesso senso di colpa, come a voler scaricare su di loro anche il peso morale del suo atto.
Altra tattica classica dei partner che tradiscono: rovesciare la frittata. Potremmo sentirci dire qualcosa come questo: «Sicura/o di non esagerare?». Quando un partner tradisce potrebbe provare a deviare i sospetti provando a farci sentire irragionevoli o sospettosi, come se ci immaginassimo le cose o fossimo paranoici. È la cosiddetta tattica del gaslighting.
Il combinato disposto di gaslighting e proiezione potrebbe arrivare al colmo dei paradossi, con il vero traditore impegnato a chiederci se per caso non siamo noi ad avere una tresca in corso. «Non è che mi stai tradendo?». D’altra parte nello sport rilanciare e andare all’attacco è da sempre considerata la migliore difesa. Accade anche con i tradimenti.
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