Hai conservato in casa le monete da 10 Lire? Oggi potresti avere in casa una vera e propria fortuna: alcune valgono addirittura 4mila euro.
Le collezioni numismatiche sono tra le più antiche e remunerative esistenti. Collezionare monete di epoche passate o di Paesi diversi dal nostro è sicuramente un passatempo che nasce per passione e curiosità, ma che con il passare del tempo e se fatto con una certa perizia può portare anche ad avere un ritorno economico importante.
Ovviamente non basta conservare delle monete qualsiasi, bisogna infatti conoscerne la storia e le peculiarità che le rendono uniche o quantomeno rare (ad esempio la tiratura limitata o l’evento speciale per cui sono state prodotte), ma anche sapere se nell’anno di produzione si è verificato un evento storico rilevante o riuscire a capire se su una delle due facce c’è una difformità con lo standard (il cosiddetto errore di conio).
In prossimità dell’approdo dell’euro come moneta unica dell’Unione Europea, tantissimi italiani hanno deciso di conservare vari esemplari delle “Vecchie” Lire. In molto lo hanno fatto esclusivamente per una questione nostalgica, per conservare un memento di un’epoca ormai passata, ma c’è chi lo ha fatto con criterio attendendo il momento opportuno per rivendere.
Controlla in casa: queste monete da 10 Lire valgono oltre 4mila euro
Ogni anno si tengono diverse aste di numismatica sia in Italia che nel resto del mondo. Una delle più importanti nel nostro Paese è quella gestita da Aste Bolaffi che quest’anno ha fatto registrare due importanti record: il primo riguarda il numero di lotti venduti (quasi 2800 suddivisi in due cataloghi), il secondo riguarda il guadagno netto che è arrivato a 4,7 milioni di euro (compresi i diritti) per l’85% della merce presentata (il restante 15% è rimasto invenduto).
Ciò che è emerso di interessante da quest’asta è il nuovo valore delle monete da 10 Lire prodotte nel 1947 – ovviamente coniate alla Zecca di Roma – e create dal medaglista e scultore bolognese Giuseppe Romagnoli. Non si è trattato della moneta venduta al prezzo maggiore – il record appartiene al Multiplo di 20 zecchini di Giovanni II Corner, serie limitata prodotta dal ’60 al ’80 da un lungimirante collezionista battuta a 102mila euro – ma di quella che è maggiormente diffusa e che potrebbe più facilmente trovarsi nei cassetti degli italiani.
Le 10 lire di Romagnoli sono state presentate all’asta con un prezzo base di 3mila euro e sono state vendute a 4.400 euro. Chiunque abbia in casa uno di questi esemplari sa di avere un piccolo tesoro, tuttavia è bene precisare che le monete vendute a questo prezzo erano tutte in condizioni perfette o per meglio dire a Fior di Conio.