Cartelle esattoriali non pagate danno luogo a conseguenze come pignoramenti e fermi amministrativi, salvo però intervenire sui pagamenti.
Bloccare, anche dopo la scadenza delle cartelle, le conseguenze fiscali che sono previste dalla normativa è possibile grazie ai provvedimenti e alle disposizioni che l’Agenzia delle Entrate offre a tutti i contribuenti. In linea generale ci sono delle regole da seguire ma è buona norma sempre considerare che è fondamentale attenersi sempre ai termini.
Questo perché, soprattutto laddove si parli di cifre importanti, le conseguenze potrebbero anche essere più severe del previsto. Ciò vale per tutti e per tutte le tipologie di debito che concorrono a generare una cartella esattoriale da saldare.
Cartelle esattoriali scadute: cosa fare per bloccare fermo amministrativo e pignoramenti
Coloro che non hanno aderito alla rottamazione delle cartelle e non hanno quindi pagato quanto dovuto, si trovano in una situazione delicata perché ormai sono fuori dalla scadenza prevista e in una posizione debitoria a tutti gli effetti. Per evitare problemi è importante mettersi in regola ma anche capire come agire per andare a sanare la situazione.
Oggi l’Agenzia delle Entrate offre la possibilità ai contribuenti che hanno debiti di andare a saldare quanto dovuto pagando rate mensili fino a 72 mesi quindi 6 anni oppure addirittura fino a 10 anni, con 120 rate. Ovviamente ci sono casi specifici e vanno documentati, quindi questo viene pensato per chi, altrimenti, si troverebbe in difficoltà e non potrebbe pagare.
Va ricordato che sia per quanto dà luogo a pignoramenti e fermi amministrativi basta sottoscrivere un piano di rateizzazione, anche con le cartelle scadute, per andare da un lato a saldare la propria posizione e dall’altro però bloccare anche tutte quelle che sono le ripercussioni sul piano pratico, come ad esempio il fermo amministrativo sul veicolo. Questo può essere rimosso a partire dal primo pagamento, una vera e propria salvezza per gli utenti.
Coloro che invece rientrano nelle formule applicabili prima della scadenza, dovrebbero approfittare di quanto previsto dalla singola specifica, riportata sempre all’interno del documento che perviene a casa, così da evitare ripercussioni e aggiunte che sono poi dovute da parte di coloro che non rispettano le tempistiche accordate.
Va ricordato che, in caso di necessità, è sempre possibile richiedere un appuntamento e consulenza con l’ADE al fine di poter concordare un piano di restituzione personalizzato. Questo vale soprattutto per quanti si trovano in situazioni economiche difficili e vogliono comunque saldare il proprio debito. Oltre a quanto riportato direttamente sui documenti, con un piano di ammortamento per un tot di mesi, in alternativa si possono studiare dei dettagli appositi, ma questo va fatto sicuramente prima della scadenza delle cartelle e non dopo.