Cristian Totti ha fatto il suo debutto tra i grandi e molti hanno sfruttato l’occasione per sfogare odio gratuito: social pieni di offese e critiche per il fisico poco atletico.
Quando uno sportivo riesce a lasciare un segno indelebile nella memoria collettiva, presto o tardi i figli saranno costretti a vivere l’ingombrante paragone con il padre, specialmente se decidono di intraprendere la loro stessa carriera.
Ci sono casi in cui questo non rappresenta un ostacolo ma uno stimolo, come è successo ad esempio per Paolo Maldini (figlio di una leggenda in grado di superare il padre), come succede in questi giorni ad altri figli d’arte del mondo del pallone come i fratelli Thuram, a Federico Chiesa o nel basket sempre nostrano con Andrea Meneghin.
In altri casi il paragone si pone già in partenza come insostenibile, poiché il padre è stato talmente grande da diventare un punto di riferimento non solo per la sua epoca per lo sport di cui era protagonista e in senso più ampio per un’intera generazione di persone che con quelle gesta ci sono cresciute.
Questo è il caso di fenomeni come Michael Schumacher, Michael Jordan e nel calcio nostrano di Francesco Totti. Il “pupone” è stato il simbolo di Roma e della Roma per oltre un ventennio, un calciatore dal talento più unico che raro, uno di quelli che nascono ogni 30 anni e che probabilmente, se non fosse rimasto a Roma per amore, poteva ambire a vincere il Pallone d’oro.
Sin da piccolo suo figlio Cristian ha amato il calcio ed ha sognato di diventare l’erede di suo padre anche sul rettangolo da gioco. Come lui ha vissuto la giovinezza nelle trafila della Roma e fino a qualche anno fa c’era la concreta speranza che potesse seguirne le orme anche tra i professionisti.
Cristian Totti esordisce tra i grandi, ma l’accoglienza non è delle migliori
Tra gli anni dei primi calci al pallone e i giorni che stiamo vivendo c’è stata una lunga parentesi in cui di Cristian non si è più saputo nulla a livello calcistico. Il ragazzo ha ancora 18 anni (ne compirà 19 il 6 novembre), ma non figura nella rosa della Roma Primavera, ultimo step per un ragazzo della sua età prima di provare il debutto tra i professionisti.
Il motivo di questa assenza è che Cristian attualmente è un calciatore dell’Ostia, formazione minore che milita in Serie D. Proprio con la maglia della squadra laziale il giovane Totti ha esordito nelle scorse ore e la stampa ha riportato le prime immagini del giovane in un campo da “grandi”.
Probabilmente non era l’esordio che aveva sognato e nemmeno quello che tutti si sarebbero augurati, ma in una serie meno competitiva di quelle professionistiche Cristian ha il tempo di crescere e di capire se quella del calciatore è davvero la sua strada. D’altronde a 18 anni ha ancora tutto il tempo per crescere, migliorare e salire di categoria.
L’esordio non è stato accompagnato nemmeno dall’accoglienza che ci si aspetterebbe. Sotto un post Instagram pubblicato da Sport Italia in cui si vede il primo controllo di palla del figlio di Totti, gli utenti ci sono andati pesanti sottolineando con ironia – in molti casi becera – lo stato di forma non proprio ottimale del ragazzo.
C’è ad esempio chi scrive: “Mo je faccio a carbonara”, chi invece: “No no, non è raccomandato…Con quel fisico neanche in terza categoria potrebbe giocare” e ancora chi scrive: “Il padre fenomeno con il cucchiaio, lui pure”. La lista di offese gratuite e insulti (alcune persino con riferimenti sessisti e gratuiti ai danni della madre) è davvero lunga e la dice lunga sulla pochezza di molte delle persone che commentano sui social.
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