Nuove misure economiche che destano subito polemica: arriva la ‘tassa sui figli’, ecco quanto si dovrà pagare.
Non sempre le manovre di tipo economico si rivelano a favore delle famiglie, come i bonus. Essi, per esempio, costituiscono un sostegno notevole, soprattutto nei riguardi di coloro che versano in condizioni precarie, potendo così beneficiarne. Ma in altrettante situazioni si chiede ai cittadini sacrifici, varando provvedimenti a loro sfavore. Così è accaduto proprio recentemente, con questo nuovo tributo: la ‘tassa sui figli’. Un onere gravoso che non giova agli stessi nuclei familiari.
Ne sono seguite critiche e la furia dei genitori è incontrollabile. Specialmente l’aumento dell’imposta ha sollevato accese dispute fino ad oggi perché tuttora i toni non si sono placati, almeno fino a quando non si adoperino contromisure che allentino questa morsa. Infatti la manifestazione di dissenso proseguirà a oltranza ma nel frattempo è obbligatorio adeguarvisi, onde evitare eventuali sanzioni, esclusioni o reclami per il mancato adempimento. Di seguito, tutte le informazioni utili.
La fine dell’estate porta con sé una notizia che fa tremare tutti: la tassa sui figli. Si torna alla cruda realtà, dopo splendide giornate trascorse sotto l’ombrellone, in totale relax. E nulla di più temuto come un aggravio economico, costringendo a mettere mano sul portafoglio, come si suole dire, soprattutto di questi tempi. La pressione è alle stelle e le famiglie sono protagoniste di una dura contestazione, auspicandosi possa portare a qualche ripensamento o un compromesso equilibrato, per chiunque.
Le cronache giungono da Monza-Brianza e i genitori continuano a protestare contro l’aumento della nuova tariffa per la mensa scolastica. Infatti, solamente fino a pochi mesi fa, la soglia giornaliera – valutata in base all’ISEE familiare – si attestava intorno a € 3.20 per le fasce di reddito più basse mentre per quelle più alte € 4.50. Ebbene, a ridosso dell’apertura delle scuole si cambia ‘musica’ perché ora il contributo da versare sale a ben € 6.50. La rivolta delle mamme e i papà che non si arrendono rivolgendosi direttamente al Sindaco.
Quest’ultimo giustifica i motivi per i quali si è stati costretti a questa decisione, preannunciando, oltretutto, ulteriori aumenti, a breve: “le tariffe attualmente in vigore sono ferme dal 2014. Nel frattempo il costo pasto del Comune si è incrementato progressivamente e da due anni è ben superiore alla tariffa massima. Concludendo così: “presto verrà indetta una nuova gara e il costo pasto aumenterà ancora, in linea con quanto proposto da altri Comuni limitrofi“. Dunque, la sommossa è solo appena cominciata.
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