Milioni di famiglie nel panico dopo aver appreso dell’improvviso stop all’Assegno Unico. Vediamo quando finirà il sussidio e per chi.
Tra le tante agevolazioni di cui le famiglie possono beneficiare, una è di particolare rilievo: l’Assegno Unico. Si tratta di un sussidio che si rivolge alle coppie con figli e che permette a tanti genitori di prendere una boccata d’ossigeno e arrivare alla fine del mese con più serenità.
Si tratta di un aiuto importante soprattutto se entriamo nell’ottica di un Governo che da sempre sostiene la famiglia e che intende contrastare la denatalità. Da almeno un decennio, infatti, l’Italia è stata colpita da un pesantissimo crollo delle nascite: molte coppie non fanno più figli o ne fanno al massimo uno.
Un problema culturale? Non solo. Forse c’entra anche questo ma sicuramente la precarietà economica la fa da padrona nella scelta di non fare figli o di rimandare il momento. In questo quadro va quindi da se l’importanza di un’agevolazione come l’Assegno Unico.
Importanza non solo sociologica ma anche economica: senza aiuti le nascite continueranno a scendere rendendo anche impossibile una riforma strutturale delle pensioni. La notizia del suo stop è arrivata come un fulmine a ciel sereno e ha fatto gelare il sangue nelle vene di molte coppie di genitori. Il sussidio verrà interrotto ma non per tutti. A perderlo saranno solo alcune famiglie.
Assegno Unico: ecco chi non lo riceverà più
In un Paese dove i decessi ormai superano le nascite, un’agevolazione come l’Assegno Unico è di fondamentale importanza e, pertanto, la notizia del suo stop improvviso è parsa tanto strana quanto preoccupante. Ma il Governo di Giorgia Meloni ha deciso di apportare dei cambiamenti importanti in tal senso. Vediamo, nello specifico, che cosa cambierà.
Addio Assegno Unico. Non per tutti ma certamente per molti. Questa misura fu introdotta dal Governo di Mario Draghi e oggi ne beneficiano oltre 6 milioni di famiglie. Ogni famiglia può ricevere un massimo di 200 euro a figlio e, considerando che, attualmente, l’Assegno Unico coinvolge non meno di 10 milioni di figli, è facile capire che questo strumento di aiuto pesa sulle casse statali circa 20 miliardi di euro.
Troppi, decisamente troppi per un Paese che deve ridurre il debito e che non può più permettersi di fare extra deficit. Dunque da qualche parte bisogna pur tagliare. Più che tagliare il Governo di Giorgia Meloni ha deciso di “rimodulare”. Pertanto il sussidio di 57 euro a figlio sarà tolto a chi non presenta l’Isee o a quelle famiglie con Isee superiore ai 45.000 euro.
Grazie alla rimodulazione del sussidio, le risorse tolte ad alcune famiglie verranno distribuite ai nuclei familiari più bisognosi. Questa decisione improvvisa da parte dell’Esecutivo di Centrodestra arriva in seguito alla procedura d’infrazione dell’Unione Europea per il requisito dei due anni di residenza preteso nei confronti degli stranieri.
